Descrizione
In Galleria Civica, alla presenza del Sindaco Renzo Caramaschi e dell'Assessora comunale alla Cultura Chiara Rabini sono state ufficialmente inaugurate le mostre: "The Labyrinths" (Marian Kolodziej) e “Menestrella nel Lager – Disegni e filastrocche di Aura Pasa, Bolzano 1944-45” curate rispettivamente dall’Assessorato alla Cultura-Archivio Storico per "Bolzano Città della Memoria 2022" e dall'ANED, presenti anche anche i massimi rappresentanti dell' Associazione Nazionale Ex Deportati nei Campi Nazisti e dell'Associazione Nazionale Partigiani d'Italia.
Due mostre, due lager nazisti: Bolzano e Auschwitz 1. Un campo di transito e un campo di sterminio, l’anticamera dell’inferno e l’inferno patito per cinque anni. Due triangoli rossi, deportati politici: un uomo e una donna.
Marian Kolodziej, polacco, sopravvissuto ai Lager di Auschwitz, Gross-Rosen, Buchenwald, Dora, Sachsenhausen e Mauthausen/Ebensee, partigiano: ha rielaborato dopo anni di silenzio, le tragedie di cui è stato vittima e spettatore in una serie di tavole dai toni cupi e pessimisti, da cui traspare un barlume di speranza.
Aura Pasa, veronese, deportata a Bolzano, partigiana: una testimonianza della vita nel campo in presa diretta, con l’ostinata volontà di non piegarsi al processo di spersonalizzazione organizzato dagli aguzzini e di reagire con “leggerezza” anche per sostenere le compagne nel pieno di una prova estrema.
Due oppressi vincitori sulla barbarie e due sguardi sulla tragedia e sull’orrore del disegno nazista di dominio sul mondo. Due esperienze complementari. Per non dimenticare.
The Labyrinths è un'installazione allestita permanentemente nel Centro Missionario “Padre Kolbe” di Harmeze presso Oswiecim in Polonia; composta da 67 disegni, è articolata come un labirinto. Nel 2005 l'Archivio Storico di Bolzano e il Comune di Nova Milanese hanno realizzato a Bolzano, presso la Libera Università, una mostra con riproduzioni in digitale delle opere di Marian Kolodziej. L’esposizione ora ospitata dalla Galleria Civica riprende la mostra citata e ne propone una selezione capace di restituire gli argomenti, i soggetti e le atmosfere che caratterizzano The Labyrinths. L’autore ha drammaticamente visualizzato episodi di quanto vissuto nei suoi cinque anni di deportazione nei Lager nazisti. Con il suo segno testimonia sofferenze, fame, violenze e morte. Rappresenta le persone ridotte a numero con la costante di volti disperati e attoniti, pronti per essere eliminati. I disegni forniscono spunti per la conoscenza della vita nei campi di concentramento e offrono anche elementi di riflessione sul mondo dopo Auschwitz. Ogni disegno è l’istantanea di un episodio vissuto o la rielaborazione di un evento specifico. Sono molti gli aspetti della vita del Lager di cui Marian Kolodziej dà notizia: le procedure di ingresso, la selezione, l’immatricolazione, diversi momenti del quotidiano: la mancanza di cibo e quindi la fame, il lavoro massacrante, la violenza gratuita dei kapo, la morte. Marian accosta il suo personale inferno alle sofferenze rappresentate da grandi pittori dei secoli passati, dando così al concetto del suo dolore un carattere universale e senza tempo.
La mostra delle filastrocche e dei disegni realizzati dalla partigiana Aura Pasa nei mesi in cui era prigioniera nel Lager di via Resia chiude idealmente l'anno di eventi e manifestazioni di "Bolzano Città della Memoria 2022". A quasi 80 anni dalla loro creazione, vengono esposti al pubblico per la prima volta i taccuini tracciati da una prigioniera dalla fortissima personalità. Decine di disegni a tratti "leggeri" a tratti paradossali. In un luogo di tortura e morte, di freddo, di fame e di terrore, i disegni di Aura Pasa colgono soltanto momenti di riposo e di estraniamento dall'ambiente circostante. Un volto inedito della Resistenza delle donne nei Lager Nazisti
Nel corso dell'inaugurazione è stato sottolineato che "l’Anno della Memoria”, che per tutto il 2022 ha visto la Città di Bolzano impegnata in un denso calendario di eventi, prosegue ora con questi importanti momenti di approfondimento. Così il Sindaco di Bolzano Renzo Caramaschi: “Con la nomina a ‘Città della Memoria 2022’ ci sono stati conferiti la responsabilità e l’onore di ricordare - in un percorso lungo un anno - le particolari vicende della nostra terra. Una terra che ha visto due resistenze alle sanguinose dittature fascista e nazista, la tragica esperienza del Campo di Transito di via Resia, la faticosa ripresa del dopoguerra e la conquista dell’Autonomia. In rete con le associazioni del territorio, in particolare Aned e Anpi, proseguiamo ora il nostro impegno nella ricerca sulla "memoria", rendendo contemporaneamente un commosso omaggio alle donne e agli uomini protagonisti delle battaglie di quel periodo in nome della libertà e della democrazia”.
L'Assessora alla Cultura Chiara Rabini, ringraziando le associazioni e l’Archivio comunale per l'impegno e per i positivi risultati ottenuti, ha evidenziato il lavoro messo in campo da un' ampia rete di oltre 30 associazioni e istituzioni, di esperti, storici e testimoni diretti che hanno collaborato e partecipato agli oltre 70 eventi, incontri, spettacoli teatrali, concerti, letture e mostre nell'anno dedicato alla memoria. "La qualità dei contributi e la grande partecipazione di pubblico - ha dichiarato l'Assessora Rabini - dimostrano l'interesse della nostra comunità e della nostra Città che da oltre 30 anni si impegna su questi temi tramite l'Archivio Storico, a continuare a studiare e ricordare il buio periodo del nazifascismo, trasmettendo alle future generazioni, affinché non si ripeti, il dramma del genocidio e le ingiuste discriminazioni, ma anche le storie di coraggio di chi quel periodo lo ha attraversato, vissuto e combattuto".
È stato un anno di partecipata e proficua collaborazione fra ANED, Associazione Ex Deportati nei Campi Nazisti, Circolo Culturale “Franca Turra-Hans Egarter” di ANPI Alto Adige-Südtirol, Assessorato alla Cultura nei diversi uffici che lo compongono, Struttura organizzativa del Sindaco e associazioni e istituzioni del territorio, che in sinergia hanno composto un calendario variegato di eventi, mostre, iniziative e presentazioni di libri (link: https://opencity.comune.bolzano.it/Argomenti/Speciali/Bolzano-Citta-della-Memoria-2022 ). In particolare l’Archivio Storico cittadino ha potuto restituire il frutto del pluriennale lavoro di ricerca e studio sul tema della Memoria delle Deportazioni, grazie al quale, a partire dal 1995, si è sedimentato un inestimabile patrimonio di documenti e testimonianze disponibile alla cittadinanza, agli storici e alle scuole.
Il filo delle mostre si è snodato da gennaio 2022 iniziando con “Matilde 1930, di razza ebraica”, sulla persecuzione e lo sterminio degli ebrei ad opera del nazismo, a cura del CDEC - Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea di Milano, e le due esposizioni presso il Museo Civico “Oltre quel muro - La Resistenza nel campo di Bolzano, donne e uomini che si opposero alle SS”, curata da Dario Venegoni e Leonardo Visco Gilardi di ANED, e “Doni di memoria” curata dall’Archivio Storico del Comune: documenti e testimonianze sul comitato clandestino di assistenza ai deportati nel Lager di via Resia dove furono rinchiusi donne e uomini, italiani ebrei e Dableiber, partigiani, operai scioperanti, resistenti, militari, oppositori al nazifascismo, disertori e renitenti sudtirolesi, sul CLN bolzanino che ha visto il sacrificio di Manlio Longon e preziose donazioni di documenti e materiali che ex deportati o loro familiari hanno ritenuto di lasciare alla città.
A maggio, sempre al Museo Civico, altre due importanti esposizioni: promossa da ANED “Volti nel lager”, straordinaria serie di ritratti di deportati eseguiti nei Campi di Fossoli e di Bolzano dal capo-campo Armando Maltagliati, accompagnata da tre acquerelli dipinti da Lodovico di Belgiojoso in prigionia, e “Il lager in città”, contributo dell’Archivio Storico che ha proposto immagini, documenti, testimonianze e video-testimonianze sugli undici mesi di vita del campo di concentramento di Bolzano. Una vicenda che ha coinvolto oltre 10.000 persone, obbligate al lavoro-schiavo, e che ha visto tragedie ed assassinii, ed oltre tremilacinquecento deportati con tredici trasporti verso i campi di sterminio in Germania, campi dai quali meno di un terzo dei deportati sopravvisse e potè ritornare.
Nel mese di settembre il Museo Civico ha ospitato le ultime mostre del 2022: “I Deportati del Trasporto 81 da Bolzano a Flossenbürg, 5-7 settembre 1944” di Maria Antonietta Arrigoni e di Marco Savini dell’ANED di Pavia, che narra le vicende di 432 deportati in un trasporto rappresentativo dei tanti volti della Resistenza e delle Deportazioni, affiancata dai documenti dell’Archivio Storico, fra cui il preziosissimo elenco completo degli italiani là deportati, che il maggiore Ubaldo Pesapane – con grande coraggio e non pochi rischi – era riuscito a trascrivere e a portare in Italia. Il Fondo Pesapane, donato dalla figlia all’Archivio, è parte notevole della Mostra "Trasporto 81: Un viaggio, un ritorno, 1944-1945". Ha completato l’esposizione la performance teatrale bilingue "Uomini non numeri / Menschen, keine Nummern" con musica e testi basati tratti dai documenti di Pesapane, ideata da Diego Baruffaldi con gli attori Salvatore Cutrì ed Evi Unterthiner.
L’8 ottobre il Museo Civico ha poi ospitato il commovente incontro dei familiari e dei discendenti dei deportati del Trasporto 81, che per la prima volta hanno potuto conoscersi e scambiarsi esperienze e ricordi. Il 12 dicembre, nell’anniversario della morte di Franca “Anita” Turra, importante esponente del comitato clandestino di assistenza ai deportati nel Lager di Bolzano [assieme a Manlio Longon, Ferdinando e Mariuccia Visco Gilardi, Enrico e Maria Pedrotti, Luciano Elena e Sandro Bonvicini, don Daniele Longhi, i Sette di Gusen, e a tanti altri, donne e uomini che assieme a Ada Buffulini, Laura Conti e Armando Sacchetta] - ANED e ANPI hanno presentato in Biblioteca Civica un interessante kit didattico ad uso delle scuole, basato sull’ampia documentazione in possesso di Gabriella Turra. Il kit, bilingue, potrà essere richiesto all’ANPI di Bolzano. Al kit si aggiungerà nel 2023 un volume sulla vita di Franca Turra, a cura di ANED e di Lapsus, associazione di ricerca storica.
"The Labyrinths" (Marian Kolodziej)
“Menestrella nel Lager – Disegni e filastrocche di Aura Pasa, Bolzano 1944-45”
11-31 GENNAIO 2023
10.30-12.30/16.00-19.30 Lunedì chiuso
GALLERIA CIVICA PIAZZA DOMENICANI - BOLZANO