Descrizione
Dal 1912 i locali seminterrati dell’ala storica dell’edificio del municipio di Bolzano sono adibiti a locali per la collettività ora gestiti dall’associazione culturale e ricreativa del Circolo cittadino. Nel corso degli anni i locali hanno subito un lento e silenzioso decadimento, dovuto principalmente al susseguirsi di interventi puntuali e limitati. I lavori che hanno interessato il Circolo a partire dai mesi estivi hanno consentito l’implementazione delle misure di sicurezza prescritte dal progetto antincendio redatto e approvato nel 2022 e sono stati occasione per ripensare al riordino degli spazi. Al fine di presentare l'esito degli interventi eseguiti all'interno del Circolo cittadino stamane il Sindaco Renzo Caramaschi ed il Vice Sindaco e a Assessore ai Lavori Pubblici Stephan Konder ha promosso una conferenza stampa/sopralluogo cui ha partecipato anche il presidente del Circolo Cittadino che gestisce gli spazi, Elmar Pichler Rolle.
Un po’ di storia
Dal 1912 i locali seminterrati dell’ala storica dell’edificio del municipio di Bolzano sono adibiti a locali per la collettività (ora gestiti dall’ associazione l’associazione culturale e ricreativa del Circolo cittadino /Stadtklub). Per l’eminente edificio cittadino fu scelta questa posizione ai primi del 1900, occupando il sedime di piú manufatti esistenti - casa Grafenstein (nonché sede della locanda zum Anker), e casa Wälsch - prospicenti la piazza che era diventata nell’immaginario collettivo la piazza della locanda che vi aveva sede. Dal 1901 prima l´arch Wilhelm Kürschner, poi l´arch. Carl Hocheder progettarono l’edificio nella sua conformazione attuale, dopo diversi rimaneggiamenti tecnici e stilistici, mentre la DL fu svolta dall´arch. Gustav Nolte dal 1908. La costruzione pensata e realizzata con tecniche costruttive moderne, mirando anche alla serialità della produzione, era rappresentativa della nuova epoca, e venne dotata di impianti moderni quali ad es. il riscaldamento ad acqua, ma anche di elementi decorativi tradizionali e arredi realizzati da maestranze locali (quali ad es. cornici lapidee alle finestre e serramenti attentamente intagliati, oltre che dimensionati per ottenere la massima illuminazione). Il municipio fu inaugurato nel 1907, e nel 1909, quando giá si pensava ad un ampliamento dello stesso, fu accolta la richiesta dei cittadini di ottenere uno spazio di ritrovo, secondo la tradizione tedesca di coesistenza tra istituzioni e collettività. Al locale di ritrovo e ristorazione furono destinati i vani interrati seminterrati del palazzo, per i quali non era stata decisa una destinazione d’uso (se non archivio e locali tecnici per impianti), Il reinsediamento di un’osteria era significativo anche per la riaffermazione del ruolo che la piazza aveva avuto negli anni precedenti (con la locanda zum Anker). L’incarico della progettazione dell´adattamento dei locali a Rathauskeller fu affidato all´arch. Kürschner, il quale razionalizzò l´impianto (derivato dal riutilizzo delle fondazioni degli edifici esistenti), e sulla base degli ingressi e dei percorsi possibili definì la disposizione dei locali. L´ingresso principale avveniva da via Grappoli dove una scala a L portava ad una grande sala da pranzo; mentre la cucina e i magazzini erano accessibili tramite alcuni gradini senza passare nella sala, e proseguivano con una seconda scala che li metteva in collegamento alcuni ulteriori vani interrati . Un montacarichi collegava l’esterno con il primo livello interrato, infine un'altra scala accessibile da Vicolo Gumer collegava anch´essa la sala principale e metteva a disposizione ulteriori vani deposito interrati. Per supplire alla carenza di ventilazione ed illuminazione naturale vennero inseriti moderni impianti di illuminazione e ventilazione, oltre che di aspirazione, riscaldamento e refrigerazione alimentati a corrente elettrica per garantire la massima vivibilità dei locali tanto che furono ampliamente pubblicizzati nei quotidiani locali. L’impresa incaricata dei lavori fu la Erns Pacher; il progetto prevedeva pavimentazioni in pianelle di cemento per cucina e bagni, intonaco alle pareti e linoleum come pavimento della sala principale. Grande parte del costo dell’intervento fu dedicato all’arricchimento della sala principale con affreschi a soffitto e a parete realizzati Albert Stoölz – che rappresentavano incontri conviviali tra eminenti cittadini attivi a Bolzano I locali furono affidati ad un ristoratore locale e vennero inaugurati il 3 novembre 1912 divenendo un importante punto di ritrovo per i cittadini.
Interventi eseguiti
Nel corso degli anni i locali hanno subito un lento e silenzioso decadimento, dovuto principalmente al susseguirsi di interventi puntuali e limitati. Molte dei soffitti voltati nei locali adiacenti alla sala principale non erano più visibili, celati sotto a controsoffitti modulari che mascheravano il disordine impiantistico; gli infissi originari erano stati sostituiti da infissi metallici ad anta unica e in qualche caso erano stati coperti; i pavimenti in legno di rovere erano in parte danneggiati e usurati, ed anche gli impianti (elettrici, e di areazione) necessitavano di un’importante manutenzione e revisione. Inoltre, la problematica dell’adeguamento antincendio dell’intera sede municipale richiedeva l’introduzione di partizioni certificate, la sostituzione di materiali non idonei, e l’implementazione dei dispositivi elettrici e di emergenza.
I lavori che hanno interessato il Circolo a partire dai mesi estivi hanno infatti consentito l’implementazione delle misure di sicurezza prescritte dal progetto antincendio redatto e approvato nel 2022 e sono stati occasione per ripensare al riordino degli spazi, anche allo scopo di ripristinarne la spazialità originaria:
- le volte della sala bridge sono state rimesse in luce rimuovendo i controsoffitti e risanando gli intonaci;
- nella sala Stube è stato necessario rimuovere l’allestimento ligneo che era stato inserito in tempi più recenti a causa del carico d’ incendio (smontato con cura, al momento depositato presso un deposito comunale) e così la volta esistente è ornata visibile e con essa le due aperture su Vicolo Gumer. Gli infissi sono stati sostituiti sul modello degli infissi storici, grazie al materiale d’ archivio recuperato assieme alla Committenza (nella sala bridge la sostituzione degli infissi è stata rimandata al più grande lotto di restauro che interesserà tutte le vetrate storiche del Municipio).
- le necessarie porte EI60 sono state inserite con discrezione, sulla base del modello esistente in rovere scuro, e lo stesso materiale (rovere affumicato) è stato scelto per caratterizzare il nuovo intervento (il palcoscenico, il pavimento delle sale Stube e Bridge).
- gli arredi sono stati rivisti a causa delle esigenze antincendio che richiedevano la riduzione degli imbottiti e la certificazione in classe adeguata.
- al fine di migliorare l’originaria percezione dello spazio nella sala principale, le partizioni verso la sala bridge sono state arretrate e lasciano spazio a delle sedute in nicchia, mentre una porta vetrata ed una vetrata fissa garantiscono la separazione acustica richiesta verso il vano scale.
- completano l’intervento una revisione totale degli impianti meccanici, con grande attenzione per l’impatto degli stessi nelle sale voltate recuperate
progettazione e direzione lavori architettonica > arch. Markus Scherer
progettazione e direzione lavori impiantistica > studio Energytech Ingegneri Srl
coordinamento della sicurezza > studio Pfeifer Partners Srl
Comune di Bolzano – ufficio Opere Pubbliche Edifici > ing. Rosario Celi – ing. Alessandra Capelli
Impresa > Nerobutto Srl Società Benefit
Arredi > ditta Fine Line Snc
Importo lavori > € 430.000,00
Importo Arredi > € 120.000,00