Descrizione
Il 20 e 21 marzo scorso, la Città di Bergamo ha ospitato una delegazione di 18 città e 3 organizzazioni della società civile provenienti da 9 paesi europei per il Kick-Off Meeting (il primo incontro di partenariato) del progetto Time4All 2.0, di cui Bergamo è capofila. Presente anche il Comune di Bolzano (Ufficio Statistica e Tempi della Città).
Il progetto, finanziato dall’Unione Europea attraverso l’Agenzia EACEA (Agenzia esecutiva europea per l’istruzione e la cultura) con un contributo di circa 247.000 euro, ha l’obiettivo di approfondire il valore del tempo e la sua organizzazione. Sviluppando il concetto di diritto al tempo, il progetto promuoverà politiche capaci di migliorare la salute dei cittadini, l’uguaglianza, la produttività, la sostenibilità e la partecipazione civica.
Il progetto avrà una durata di due anni e includerà una serie di incontri e workshop nelle diverse città partner. L’obiettivo è sensibilizzare i cittadini sulle politiche del tempo e promuovere un uso più equilibrato e sostenibile del tempo quotidiano, coinvolgendo sia i cittadini che le città in discussioni sulle politiche dei tempi e sul diritto al tempo. Il progetto prevede di coinvolgere 1.800 partecipanti, con particolare attenzione a giovani e donne, le categorie più colpite dalla "povertà di tempo".
Questo concetto fa riferimento all’idea di avere meno di 2 ore e mezza di tempo libero al giorno, una volta sottratto dalle 24 ore quotidiane il tempo dedicato al lavoro, alla cura degli altri e alle funzioni essenziali per la vita (come lavarsi, mangiare o dormire). Nei paesi europei, tra il 20% e il 30% delle persone è interessato da questo fenomeno. Time4All 2.0 rappresenta la naturale evoluzione del precedente progetto Time4All, realizzato nel biennio 2023-2024. Con questa nuova iniziativa, la rete delle città partecipanti si espande, rafforzando ulteriormente il dialogo e lo scambio di buone pratiche in tutta Europa.
Durante il progetto, è prevista la condivisione di esperienze internazionali tra le città partecipanti in settori in cui il tempo è un indicatore chiave del benessere, come la democrazia o le strategie di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici. Alla sua conclusione, il progetto contribuirà ad ampliare la rete globale di città e regioni impegnate sulle politiche del tempo, il Local and Regional Governments Time Network.