Ricordato Josef Mayr Nusser

Commemorazione nell' 80° anniversario della morte di colui che si rifiutò di prestare giuramento a Hitler
Data:

24/02/2025

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  • Comunicato stampa
Da sx Simon Klotzner, Guido Margheri, Stephan Konder e Vito Cusumano © Comune di Bolzano - Creative Commons Attribution 4.0 International (CC BY 4.0)

Descrizione

Si è svolta stamane nei pressi di Maso Nusser a ponte Campiglio, la cerimonia di commemorazione in occasione dell' 80° anniversario della morte di Josef Mayr Nusser. Davanti all'ingresso della casa natale, autorità comunali e provinciali, rappresentanti dello Stato, dell'ANPI e delle associazioni combattentistiche e d'arma hanno deposto mazzi di fiori per ricordare "l'eroe solitario" che, per motivi di coscienza rifiutò di prestare giuramento alle SS, al nazismo e a Hitler.

Con il Sindaco Renzo Caramaschi impegnato nelle stesse ore in analoghe cerimonie ad Erlangen, cittadina germanica oggi gemellata con Bolzano nel segno dell'eroe solitario e dove Mayr Nusser morì per i maltrattamenti subiti, la fame e la sete durante il suo trasferimento su un carro bestiame verso il campo di sterminio di Dachau, è stato il Vice Sindaco Stephan Konder a ricordare i valori e la grandezza di Mayr-Nusser, morto appunto ad Erlangen il 24 febbraio 1945 all'età di 35 anni. Pur consapevole dei rischi che avrebbe corso si rifiutò di giurare fedeltà al Nazismo. Fu imprigionato da "traditore" del Reich, per poi morire a pochi mesi dalla conclusione della Guerra.

Di questo eroe silenzioso, Beato per la chiesa cattolica, il Vice Sindaco ha sottolineato: "L'impegno civile, i valori, il sacrificio e anche la stretta attualità dell' insegnamento. Vero e convinto esempio di fede, ma anche di etica politica e morale; di coraggio e di lotta per la vita, democrazia, rispetto, non violenza, tolleranza, fratellanza". Questi i valori cui si è stata ispirata la vita di Mayr Nusser. Valori a cui ispirarsi ancor oggi, dove i venti di guerra continuano a soffiare in maniera molto forte.

"Josef Mayr Nusser, nato a Bolzano il 27 dicembre 1910 - ha ricordato Konder - era un cattolico devoto ed una persona impegnata a difendere i valori della giustizia e dell'umanità. Come insegnante e padre di famiglia, non fu solo un modello per i suoi alunni, ma anche per il prossimo. La sua fede e le sue convinzioni radicate lo portarono ad opporsi alle pratiche disumane del regime nazista, che per quell'epoca fu una decisione straordinaria e molto pericolosa. I suoi principi sono oggi più importanti che mai e ci ricordano che tutti noi abbiamo la responsabilità di difendere il bene della società". La figura di Josef Mayr Nusser è stata ricordata anche dal presidente dell'ANPI provinciale Guido Margheri e dal responsabile dei giovani cattolici sudtirolesi, Simon Klotzner, mentre hanno partecipato alla cerimonia, tra gli altri anche il Commissario del Governo Vito Cusumano, gli assessori comunali Juri Andriollo e Johanna Ramoser e l'Asssessore provinciale Luis Walcher.

Nelle stesse ore il Sindaco di Bolzano Renzo Caramaschi ha partecipato con una delegazione della Comune di Bolzano composta anche dal Presidente del Consiglio comunale Christoph Buratti e dai Consiglieri Primo Schoensberg e Pietro Borgo alle cerimonie promosse ad Erlangen dal Sindaco Florian Janik e dalla sua amministrazione. Ai vari momenti istituzionali dedicati al ricordo di Mayr Nusser ha partecipato anche Reinhard Demetz Direttore dell'Ufficio Pastorale della Diocesi di Bolzano Bressanone.

Il Sindaco Caramaschi ha sottolineato che negli ultimi anni Bolzano ed Erlangen hanno stretto un gemellaggio per ricordare e commemorare la figura di Josef Mayr Nusser "Un legame per altro sempre più saldo che si rafforza con il trascorrere del tempo e con le tante iniziative di collaborazione in vari ambiti promosse congiuntamente dalle due municipalità e che dimostra come l' eredita di Mayr Nusser superi ogni confine invitando e spronando tutti noi a lottare per la libertà e la giustizia. E' un segno di speranza e di coesione che ci ricorda ancora una volta che dobbiamo tutti lavorare insieme per costruire un futuro migliore".

Il testo della targa posta davanti alla casa natale di Mayr Nusser

Josef Mayr-Nusser nacque qui, al Nusserhof ai Piani di Bolzano, il 27 dicembre 1910. Era membro dell'Azione Cattolica di Bolzano e dell'Andreas-Hofer-Bund, il gruppo di resistenza sudtirolese al fascismo e al nazionalsocialismo. Dopo essersi rifiutato il 4 ottobre 1944 a Konitz (Chojnice in Pomerania) di prestare il giuramento alle SS per motivi di coscienza, fu processato e condannato a morte. Venne quindi avviato su un treno merci verso il campo di sterminio di Dachau, ma morì durante il viaggio il 24 febbraio 1945 a Erlangen, a causa dei maltrattamenti subiti. Nel 2010 la Città di Bolzano gli ha conferito la cittadinanza onoraria.

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Ultimo aggiornamento: 09/06/2025 10:58

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