Ricordato Josef Mayr Nusser

Commemorazione nell'anniversario della morte di colui che si rifiutò di prestare giuramento a Hitler
Data:

24/02/2023

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  • Comunicato stampa
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Descrizione

Si è svolta stamane nei pressi di Maso Nusser a ponte Campiglio, la cerimonia di commemorazione in occasione dell' anniversario della morte di Josef Mayr Nusser. Davanti all'ingresso della casa natale, autorità comunali, rappresentanti dello Stato, dell'ANPI e delle associazioni combattentistiche e d'arma hanno deposto mazzi di fiori per ricordare "l'eroe solitario" che, per motivi di coscienza, rifiutò di prestare giuramento alle SS, al nazismo e a Hitler.

Il Sindaco Renzo Caramaschi ed il Vice Sindaco Luis Walcher hanno ricordato i valori e la grandezza di Mayr-Nusser, morto ad Erlangen il 24 febbraio 1945 all'età di 35 anni sulla via di Dachau. Pur consapevole dei rischi che avrebbe corso si rifiutò di giurare fedeltà al Nazismo. Fu imprigionato da "traditore" del Reich, per poi morire a pochi mesi dalla conclusione della Guerra, ad Erlangen ora Città gemellata con Bolzano proprio nel segno di Mayr Nusser.

Di questo eroe silenzioso, Beato per la chiesa cattolica, sono stati sottolineati l'impegno civile, i valori, il sacrificio e anche la stretta attualità dell' insegnamento. Vero e convinto esempio di fede, ma anche di etica politica e morale; di coraggio e di lotta per la vita, democrazia, rispetto, non violenza, tolleranza, fratellanza. Questi i valori cui si è stata ispirata la vita di Mayr Nusser. Valori a cui ispirarsi ancor oggi, ad un anno esatto dall'inizio della guerra russo-ucraina in una fase storica dove i venti di guerra continuano a soffiare in maniera molto forte. Mayr Nusser è stato ricordato anche dal presidente dell'ANPI provinciale Guido Margheri e dal responsabile dei giovani cattolici sudtirolesi, Simon Klotzner.
Josef Mayr Nusser, dopo l'annessione dell'Alto Adige-Südtirol alla ZOP (Zona di Operazioni delle Prealpi annessa al Reich) fu arruolato forzatamente nelle SS e spedito in Germania, a Konitz in una caserma di addestramento. Al momento di prestare giuramento, nonostante i consigli contrari di camerati e superiori, si rifiutò per motivi di coscienza. Venne perciò imprigionato e avviato su un carro bestiame verso il campo di sterminio di Dachau. Morì il 24 febbraio 1945 a Erlangen, durante il viaggio, per i maltrattamenti subiti, la fame e la sete. Bolzano ed Erlangen sono oggi due città gemellate nel nome, nel segno e nel ricordo di Josef Mayr Nusser.

Il testo della targa posta davanti alla casa natale di Mayr Nusser
Josef Mayr-Nusser nacque qui, al Nusserhof ai Piani di Bolzano, il 27 dicembre 1910. Era membro dell'Azione Cattolica di Bolzano e dell'Andreas-Hofer-Bund, il gruppo di resistenza sudtirolese al fascismo e al nazionalsocialismo. Dopo essersi rifiutato il 4 ottobre 1944 a Konitz (Chojnice in Pomerania) di prestare il giuramento alle SS per motivi di coscienza, fu processato e condannato a morte. Venne quindi avviato su un treno merci verso il campo di sterminio di Dachau, ma morì durante il viaggio il 24 febbraio 1945 a Erlangen, a causa dei maltrattamenti subiti. Nel 2010 la Città di Bolzano gli ha conferito la cittadinanza onoraria.

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Ultimo aggiornamento: 10/01/2025 09:30

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