Descrizione
Questa mattina si è riunita in Municipio a Bolzano la Giunta Comunale. A seguire, si è tenuta una conferenza stampa nel corso della quale il Sindaco Claudio Corrarati e gli Assessori hanno illustrato le principali decisioni adottate.
Casa
La Giunta ha approvato il progetto esecutivo, in linea tecnica, per la ristrutturazione di ulteriori sei alloggi comunali: quattro in via Parma (civici 69/6, 69/12, 71/5, 73/7) e due in via Bronzetti (8/12 e 8/13). L’intervento comporta una spesa complessiva di 541.517 euro. Via libera anche alla proposta di modifica del piano di attuazione della zona di espansione "Druso 2", classificata come "zona residenziale C3", in viale Druso (area dell’attuale supermercato MD). Il progetto prevede la realizzazione di 18 nuovi alloggi, il completamento dell’ingresso principale e degli accessi veicolari, nonché il rifacimento del punto vendita esistente.
Ambiente – Nuovo parco nell’area ex Aeronautica in via Novacella
L’Assessore comunale all’Ambiente Marco Caruso ha informato che, durante i lavori per la realizzazione del nuovo parco pubblico nell’ex area dell’Aeronautica militare in via Novacella, sono state rinvenute tracce di sostanze inquinanti nel terreno, tra cui probabilmente amianto. In attesa delle verifiche da parte dell’Ufficio Provinciale competente, il Comune – pur trattandosi di un’area di proprietà provinciale – ha disposto la sospensione temporanea dei lavori, provvedendo alla messa in sicurezza delle zone interessate. L’Assessore Caruso ha rassicurato sul fatto che non vi è attualmente alcun rischio per la salute pubblica. Una volta completate le analisi, sarà la Provincia a valutare l’eventuale necessità di bonifica. Inevitabilmente, ciò comporterà uno slittamento dei tempi di conclusione dell’opera, inizialmente prevista per settembre.
Viabilità
L’Assessora alla Mobilità Johanna Ramoser ha fatto il punto sull’avanzamento dei lavori nell’area di piazza Verdi. Sono state completate le rotatorie agli incroci con via Alto Adige e, soprattutto, quella in direzione ponte Loreto/via Mayr-Nusser. Seguirà ora un periodo di sperimentazione e monitoraggio dei flussi veicolari e della scorrevolezza del traffico, al termine del quale saranno installate le strutture e la segnaletica definitive. Ramoser ha inoltre annunciato una serie di interventi mirati per la messa in sicurezza di incroci pericolosi per pedoni e ciclisti sul territorio cittadino. L’elenco dettagliato dei lavori sarà presentato nelle prossime settimane.
Sicurezza
Il Sindaco Corrarati, affrontando il tema dell’accoglienza e della sicurezza, ha fornito alcuni dati sull’attività del Nucleo operativo di sicurezza urbana della Polizia Municipale, composto da una decina di agenti specificamente dedicati. Il primo cittadino ha voluto ringraziare il personale per il lavoro che viene quotidianamente svolto a supporto delle altre forze dell’ordine. Da gennaio a maggio di quest’anno sono state identificate 156 persone; sono stati effettuati 9 sgomberi di grandi dimensioni, 77 interventi contro insediamenti abusivi, 10 rimozioni e rottamazioni di veicoli abbandonati, 10 DASPO urbani. I presìdi e i controlli del territorio contro il degrado urbano sono stati 411. Sempre in ambito di sicurezza urbana, sono stati avviati 28 procedimenti penali per spaccio di stupefacenti, 23 per consumo, sono stati effettuati 2 arresti e trasmesse alla Procura della Repubblica 31 notizie di reato legate allo spaccio o al degrado. Il Sindaco ha sottolineato come i dati forniti dal Comandante della Polizia Municipale Fabrizio Piras rappresentino un quadro prezioso dell’impegno che l’Amministrazione comunale sta portando avanti in questo ambito. Per quanto riguarda le principali aree oggetto di segnalazioni da parte dei cittadini, il Nucleo operativo ha effettuato 81 interventi in piazza Mazzini, 22 al Parco dei Cappuccini, 6 al Parco delle Religioni, 29 al Parco Petrarca e 10 in piazzetta Anne Frank.
Strutture di accoglienza per persone senza fissa dimora
Il Sindaco Claudio Corrarati e l’Assessora alle Politiche Sociali Patrizia Brillo sono tornati sulla situazione delle strutture di accoglienza per persone senza dimora presenti in Città, con particolare riferimento alla gestione dell’accoglienza invernale e alle emergenze abitative.
"Ogni anno – ha affermato il Sindaco – si parla di emergenza freddo. Ma il termine emergenza va utilizzato con consapevolezza: se si tratta davvero di un’emergenza, essa deve riferirsi a una condizione temporanea, limitata nel tempo. Se invece il fenomeno è strutturale, va definito e affrontato in modo diverso. Bolzano non si tira indietro di fronte all’aiuto, anzi. La volontà è quella di garantire un’accoglienza dignitosa e sostenibile, legata a percorsi di inserimento lavorativo e sociale. Ma l’attuale modello non consente una gestione ordinata e coerente del fenomeno.»
L’Assessora Brillo ha precisato che sul tema il Comune, attraverso l’Assessorato alle Politiche Sociali e la relativa Ripartizione, sta lavorando intensamente da oltre un mese, con numerosi incontri con la Provincia. In tali sedi sono state presentate richieste puntuali ed esposti con chiarezza i problemi da affrontare.
"La soglia dei cinque mesi di presenza sul territorio comunale, richiesta per poter accedere ai posti nei centri di accoglienza invernale – ha spiegato – è legata a un dato di fatto oggettivo. A oggi, a Bolzano, dormono all’aperto circa 120 persone, senza possibilità di accesso a strutture protette, mentre i posti effettivamente disponibili per il cosiddetto “centro freddo” saranno 70. La nostra priorità è quindi offrire una risposta a chi è già oggi in strada. Con il supporto della Provincia, andranno individuate soluzioni diverse per gli ulteriori 20 posti che la stessa vorrebbe destinare a Bolzano per l’emergenza freddo. Posti che inizialmente erano concepiti come riservati alla Protezione civile, cioè per situazioni di emergenza straordinaria, come calamità, catastrofi o grandi esodi. Ora, invece, la proposta provinciale intende considerarli alla stregua dei 70 previsti dal Comune, snaturandone la funzione originaria".
Brillo ha ricordato che negli ultimi anni tutti i posti attivati come temporanei per l’accoglienza invernale sono poi diventati strutturali, con un carico crescente per la città. "Attualmente a Bolzano sono presenti circa 1.140 persone in accoglienza, distribuite in varie forme sul territorio. È una cifra imponente, che testimonia l’impegno del Comune. Ma è evidente che questo sforzo non è equamente condiviso dagli altri comuni altoatesini. In città, cinque alberghi accolgono 69 nuclei familiari, per una spesa a carico dello Stato pari a 3,2 milioni di euro l’anno. Questo modello non è più sostenibile, né sul piano economico né su quello sociale".
Secondo l’Assessora, non è più accettabile un’accoglienza “alberghiera” che non offre reali possibilità di integrazione. "Serve un modello diverso: un’accoglienza diffusa, fatta di famiglie ospitate in piccoli o grandi appartamenti distribuiti su tutto il territorio provinciale. Solo così – ha concluso – si potrà parlare davvero di inclusione e costruzione di comunità".
Il Sindaco Corrarati ha sottolineato che la Città ha ormai raggiunto il limite massimo sostenibile, a seguito di emergenze che si sono trasformate in situazioni permanenti. "Oltre i numeri indicati non siamo più nelle condizioni di andare. Serve un sistema chiaro per gestire il sovrannumero, anche attraverso trasferimenti verso altre zone del territorio provinciale. È fondamentale che già fin d’ora, all’info point, si organizzi l’accoglienza in modo coerente con i limiti stabiliti".
Il Sindaco ha ribadito che Bolzano non si sottrae al dovere di accogliere, ma chiede che venga rispettato quanto definito nei tavoli istituzionali. "Serve rigore. Non possiamo affrontare ogni anno l’emergenza freddo senza una reale programmazione. Le persone continuano ad arrivare ogni settimana e stiamo già utilizzando soluzioni tampone in cinque alberghi. Ma questa non è una risposta sostenibile".
Infine, Corrarati ha lanciato un appello alla responsabilità collettiva: "Senza un intervento strutturato e condiviso da parte del Consorzio dei Comuni, della Provincia e del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, non si potrà andare avanti. La città di Bolzano ha già fatto molto. Ora servono scelte diverse, che coinvolgano in maniera solidale l’intero territorio provinciale". (mp)