Comunità in rete contro la violenza di genere

Presentato il progetto "Comunità cittadina contro la violenza sulle donne". Obiettivo: consolidare e rafforzare la collaborazione tra i vari attori pubblici e privati
Data:

20/03/2024

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  • Comunicato stampa
© Comune di Bolzano - Licenza sconosciuta

Descrizione

Stamane in municipio alla presenza dell'Assessora comunale alle Pari Opportunità Chiara Rabini e dell'Assessore comunale alle Politiche Sociali Juri Andriollo, è stato presentato il progetto: "Comunità cittadina in rete contro la violenza sulle donne". Il Comune di Bolzano ha partecipato infatti nel 2022 ad un "avviso pubblico" del Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri per il finanziamento di progetti di informazione e sensibilizzazione rivolti alla prevenzione della violenza maschile contro le donne e per la promozione di buone pratiche nelle azioni di presa in carico integrata da parte delle reti operative territoriali antiviolenza delle donne vittime di violenza maschile.

Il progetto “Comunità cittadina in rete contro la violenza sulle donne” presentato dalla Città di Bolzano ha ottenuto il massimo punteggio classificandosi al primo posto della graduatoria nazionale, dimostrando la qualità e la professionalità dei servizi specialistici partner del progetto nell’elaborazione di idee progettuali su questo fenomeno e la qualità del lavoro svolto e l’esperienza consolidata della rete cittadina.

Il progetto - è stato spiegato in conferenza stampa - persegue la finalità di consolidare e rafforzare a livello cittadino la rete tra vari attori pubblici e privati per la definizione di strategie, azioni e interventi integrati e pluridisciplinari per il contrasto e la prevenzione della violenza di genere.Avviato lo scorso 8 marzo avrà una durata di 18 mesi. Obiettivi: il rafforzamento della rete cittadina anti violenza; un percorso formativo base per esercenti e specialistico per i servizi della rete; incontri di intravisione sui casi; workshop partecipati; realizzazione di una APP e di video e cortometraggi.

Sin dalle sue primissime fasi ideative, è stata perseguita una mirata strategia di coinvolgimento e di condivisione con i soggetti territoriali di settore (Azienda Servizi Sociali di Bolzano, Cooperativa sociale Gea- Per la solidarietà femminile e contro la violenza alle donne, Ass.ne La Strada – Der Weg e Ass.ne Haus der Geschützten Wohnungen), che hanno collaborato in maniera molto costruttiva alla sua definizione rendendosi inoltre disponibili, così come prescritto dall’Avviso ministeriale, alla costituzione di un’Associazione Temporanea di Scopo (A.T.S.), riconoscendo all’amministrazione comunale il ruolo di capofila.

Il progetto in questione prevede diverse fasi operative volte a dimostrare e a mettere in evidenza l’impegno da parte dei servizi di competenza per la prevenzione ed il contrasto della violenza degli uomini sulle donne e per dare risposte concrete alle cittadine. Tali azioni prevedono il coinvolgimento attivo dei professionistiche fanno parte della rete cittadina contro la violenza di genere.

Anche la Legge Provinciale 9 dicembre 2021, n. 13 “Interventi di prevenzione e contrasto della violenza di genere e di sostegno alle donne e ai loro figli e figlie” valorizza il contributo della rete territoriale contro la violenza di genere assegnando alle Comunità comprensoriali e alla Città di Bolzano un ruolo fondamentale di governance e coordinamento della rete stessa.

Nel corso della conferenza stampa rappresentanti della "Cooperativa Gea" che gestisce il Centro Antiviolenza e la Casa delle Donne dal 2000 in gara d’appalto con l’Azienda dei Servizi Sociali di Bolzano, hanno fornito una serie di dati sul fenomeno della violenza di genere. Complessivamente dal 2000 ad oggi si sono rivolte al Centro Antiviolenza 3.548 donne, di queste, 396 accolte nella Casa Rifugio ad indirizzo segreto assieme a 366 bambini e bambine. Nel corso dello scorso anno (2023) sono state 336 le donne accolte al Centro Antiviolenza di Bolzano; per 225 di esse si è trattata della prima volta , mentre 111 donne hanno proseguito un percorso iniziato prima del 2023. Di queste, 18 donne sono state ospitate presso la struttura protetta assieme a 7 bambini .

L’analisi dei dati conferma anche la trasversalità della violenza di genere che interessa le donne senza particolari oscillazioni di età, provenienza, titolo di studio. Il soggetto maltrattante risulta essere nel 97% dei casi un uomo e nello specifico nel 94% dei casi si tratta del partner, o dell’ex partner o un famigliare, confermando la violenza domestica come forma di violenza più diffusa. La violenza psicologica è presente nella quasi totalità dei casi (91%), seguita dalla violenza fisica (53%) ed economica (38%).

La rete informale di sostegno si delinea pertanto come strumento fondamentale di veicolo di primo accesso al Centro Antiviolenza insieme alla rete dei servizi specializzati come Forze dell’ordine, Servizi Sociali e Servizi Sanitari.

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Ultimo aggiornamento: 09/06/2025 18:04

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