Descrizione
Si è svolta stamane in piazza IV Novembre a Bolzano, alla presenza delle autorità politiche, civili e militari, la cerimonia di commemorazione in occasione dell'81° anniversario della morte di Giannantonio Manci. Nato a Trento nel 1901, morì a Bolzano il 6 luglio 1944. Arrestato dai tedeschi, per non cedere alle torture si tolse la vita, durante un interrogatorio, gettandosi da una finestra del palazzo Alti Comandi di piazza IV Novembre.
Proprio qui la Città di Bolzano ogni anno ricorda il sacrificio di Manci, medaglia d'oro al valor militare, omaggiandone la memoria insieme ai rappresentanti delle istituzioni, dall'Anpi, della figlia Giovanna e dei familiari: il suo sacrificio evitò lo smantellamento della rete di resistenza tra Trento e Bolzano.
Il Sindaco Claudio Corrarati ha sottolineato l'insegnamento che se ne può trarre oggi da questo esempio di determinazione e senso di giustizia. "Commemorare gli eroi della Resistenza ci mostra che, anche nelle situazioni più difficili e oppressive, è possibile mantenere vivi i propri valori e lottare per la libertà e la dignità umana, soprattutto in una società sempre più orientata all’individualismo. Celebrarli ci aiuta a mantenere vivo il senso di comunità, di solidarietà e di impegno collettivo, valori fondamentali che spesso rischiano di essere messi da parte. Ricordare le loro gesta ci ispira a lottare per la libertà, la giustizia e i diritti di tutti, rafforzando il senso di appartenenza e responsabilità condivisa".
Il Sindaco ha voluto ringraziare in modo particolare la figlia Giovanna presente alla cerimonia, la sua famiglia e i nipoti: "Perché è proprio ai giovani - h detto - che dobbiamo trasmettere l'eredità del passato affinché si facciano garanti che simili azioni non siano dimenticate, così da costruire un futuro più consapevole e solidale. E' obiettivo del Comune diventare sempre più Città della Memoria. Un'opportunità soprattutto per i più giovani di conoscere e confrontarsi con il passato in modo attivo e consapevole e riattualizzarlo per il bene della nostra società".
Il presidente di Anpi Alto Adige Guido Margheri e il comandante delle truppe Alpine Michele Risi hanno esaltato i valori democratici di Giannantonio Manci, da difendere ogni giorno.