Descrizione
Questa mattina, in Piazza Matteotti, si è tenuta la cerimonia di commemorazione a 101 anni dalla tragica scomparsa di Giacomo Matteotti, figura centrale della storia democratica italiana, vittima del regime fascista. Alla presenza del Sindaco Claudio Corrarati, delle autorità civili e militari, e con la partecipazione attiva di una classe del Liceo Carducci, la Città di Bolzano ha voluto rendere omaggio alla memoria e all’esempio di un uomo che con coraggio disse “no” alla dittatura, pagando con la vita la sua fedeltà ai valori della libertà e della giustizia. La cerimonia si è aperta con un momento di raccoglimento e la deposizione di mazzi di fiori da parte delle autorità intervenute in memoria di Giacomo Matteotti.
Nel suo intervento, il Sindaco Corrarati ha sottolineato il significato profondo della commemorazione, ricordando che: “Questa piazza porta il nome di Matteotti, ma spesso ci si dimentica che non è si tratta solo di un toponimo. È il luogo della memoria viva di un uomo che seppe dire no a un regime autoritario e a un periodo buio della nostra storia, un uomo che ha pagato con la vita la sua coerenza, ed il suo voler tenere a tutti i costi la schiena dritta”.
Il Sindaco ha poi espresso soddisfazione per la presenza dei giovani: “Sono particolarmente felice che oggi una classe del liceo abbia partecipato attivamente. Il coinvolgimento delle nuove generazioni è fondamentale perché la memoria si trasformi in consapevolezza. I giovani devono saper dire no, devono imparare a non farsi trascinare, a costruire una società più giusta e solidale”.
Ricordando anche l’impegno amministrativo di Matteotti, che fu consigliere comunale a Fratta Polesine, Corrarati ha evidenziato quanto i suoi ideali siano ancora oggi attuali: “Credeva in una politica vicina ai bisogni reali delle persone, fondata sulla partecipazione democratica e sulla giustizia sociale. Credeva che l’economia dovesse essere al servizio dell’uomo, non il contrario”.
Chi era Giacomo Matteotti
Deputato socialista e strenuo oppositore del fascismo, Giacomo Matteotti venne rapito e assassinato il 10 giugno 1924 da una squadra fascista dopo aver denunciato in Parlamento le violenze e i brogli nelle elezioni politiche. Il suo corpo fu ritrovato solo due mesi dopo. La sua morte segnò un punto di svolta nella storia politica italiana e il suo esempio resta ancora oggi simbolo di integrità morale e di resistenza civile.