Corpo
L'ampliamento della città di Bolzano oltre il Talvera, avvenuto prevalentemente in periodo fascista allo scopo di concorrere all'italianizzazione della provincia annessa nel 1919, predisponendo una città "per centomila abitanti", porta alla costruzione ex-novo di quartieri dotati di molti edifici anche a forte valenza simbolica. I due percorsi proposti, a piedi e in bicicletta, consentono di avere una panoramica sia delle emergenze architettoniche sia della struttura urbanistica e dei servizi della nuova città, e di cogliere la compresenza tra edifici magniloquenti e retorici (come il Monumento alla Vittoria di Marcello Piacentini) ed esempi in stile razionalista, all'assoluta avanguardia per i tempi (come il Lido, su progetto di Ettore Sottsass e Willy Weyhenmeyer). Ma il percorso, organizzato da Martha Verdorfer, permette anche di toccare luoghi un cui avvennero fatti storici legati al periodo fascista, recuperando così una memoria spesso "non visibile" all'interno del tessuto urbano.
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> I luoghi della memoria